mercoledì 31 marzo 2010

Dedicata a tutte voi

Un'amica su un blog aveva segnalato questa poesia che ho pensato di dedicare a tutte voi che passate di qua,qualcuno l'ha giudicata un pò triste,sarà.......ma a me piace


LENTAMENTE MUORE
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

La poesia viene attribuita al grande Pablo Neruda ma è di Martha Medeiros

2 commenti:

Cinzia ha detto...

Bellissima e per nulla triste non potevano di certo essere di un uomo questi versi e leggendola ho capito che morire dentro è la peggior malattia del mondo ma ognuno di noi possiede delle grandi risorse dentro sè basta riuscire a scovarle e non piangersi troppo addosso.Più si affonda e più si risorge forti basta volerlo chi si adagia è perduto. Un abbraccio

margherita ha detto...

Anch'io la trovo molto bella e per niente triste,anzi trovo che sia un inno alla vita!!!!!!!
Un abbraccio anche a te